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L'INIZIATIVA ARTISTICA DI ERMETE PASTORIO: LE CONCHIGLIE SULLA CICLABILE VENEZIA-MONACO DI BAVIERA

Pubblicata il 14/02/2019

Sono Ermete Pastorio, nato a Montichiari (Brescia), cresciuto a Jesolo (Venezia) ed ora residente nei pressi di Treviso.

vorrei conoscere il mio progetto artistico: a maggio 2019 realizzerò un’installazione artistica che, partendo da Venezia, attraverserà l’Austria ed arriverà a Monaco di Baviera. Si tratta di una fila di conchiglie, circa 40.000, disseminate con casualità lungo i 450 km della pista ciclabile.

Ho già realizzato questa installazione artistica, su piccola scala, in occasione della Maratona del Piave, da Longarone a Belluno. In quell’occasione ho disseminato 1917 conchiglie sui 42,195 km della corsa. Il numero non casuale di conchiglie, in quel contesto, serviva a ricordare le 1917 vittime del disastro della diga del Vajont. L’opera ebbe un bel successo di pubblico e mediatico (gli articoli si trovano in internet).

 

Forte dell’esperienza di Longarone, come anticipato sopra, ho intenzione di collocare circa 30/40.000 conchiglie lungo i 450 km della pista ciclabile Monaco-Venezia: un filo immaginario tra nazioni e popoli d’Europa. Un modo per ricordare a tutti noi che il grande progetto Europa è valido e va sostenuto e coltivato indipendentemente dal prevalere di interessi nazionali o dalla latente forma di pensiero che vorrebbe un'Europa più debole e divisa. L’utilizzo di una piccola e insignificante conchiglia raccolta in spiaggia, serve a ricordare che anche piccole cose, come piccoli gesti quotidiani, permettono nell’insieme di raggiungere obiettivi importanti.

Le conchiglie rappresentano una continuazione nel tempo, perpetrarsi di vita, morte e rinascita, susseguirsi di stagioni. Simbolo anche dei pellegrini e del camminare in generale, sono intese sicuramente come segno laico di pace e unione tra i popoli. Tante conchiglie tutte diverse ma tutte uguali nella loro diversità, proprio come le persone. Preciso che tutte le conchiglie raccolte sono gusci vuoti di molluschi già morti. Nessun animale verrà ucciso.

Ma non solo.

Raccogliendo conchiglie a Jesolo, me ne sono capitate alcune di enormi. Si tratta di soggetti di origine giapponese che si stanno adattando a vivere  in Adriatico a causa dei cambiamenti climatici. Per questo fatto, l’opera avrà anche una motivazione ambientale. Questa forma d’arte lascia però spazio alla libera interpretazione ed ognuno vi può leggere ciò che crede. Tra gli altri, una Onlus di Monaco, mi ha fatto presente di non sottovalutare l’importanza del Sociale e del volontariato per il miglioramento della nostra società.

 

RICHIESTE

Tutte le conchiglie finiranno per essere raccolte entro breve tempo dalle persone di passaggio sulla ciclabile. La fila immaginaria di conchiglie non causerà alcun disturbo o disservizio o qualsivoglia fastidio ai passanti. Vi chiedo quindi di diffondere questo messaggio per coinvolgere chiunque voglia partecipare, raccogliendo o disseminando le conchiglie. 

 

PERIODO

Percorrere in bicicletta un tratto di strada e fermarsi a collocare una conchiglia su un muretto o su una recinzione o dove capita, sapendo che qualcun altro troverà quella conchiglia e se la porterà via, è una sensazione bellissima e che mi piacerebbe condividere con più persone possibile.

Il tutto avverrà, indicativamente a fine maggio 2019 (o inizio giugno), data da decidere.

Non ho sponsor. Non ho e non voglio finanziamenti pubblici o privati. Non è previsto spendere denaro e nemmeno un introito. Credo che non avere sponsor sia il modo migliore per rimanere liberi di poter esprimere la propria arte.

 

Vi piace il progetto? Sembra abbastanza folle?

Non credete che l’arte debba esserlo per non cadere nel rutinario?

Possiamo continuare a visitare mostre e musei per vedere opere esposte come lapidi al cimitero?

O non può forse essere l’arte un qualcosa di personale, astratto emozionante ed immaginifico, spalmata sul territorio e realizzata da chiunque?

  

Ermete Pastorio.

 

 


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